Autunno
Con l’avvento della stagione autunnale, le foglie della pianta del pistacchio abbandonano il loro verde brillante per passare al classico e caratteristico colore delle foglie che in questa stagione varia fra il rosso e l’aranciato.
La stagione autunnale è certamente la più favorevole per piantare l’albero del pistacchio. Essendo tuttavia una pianta tardiva, bisogna avere molta pazienza poiché non inizierà a fruttificare prima di 5/6 anni e se ne dovranno aspettare circa 15 per permetterle di raggiungere una fase ottimale di produzione.
Cresce bene esposta a climi caldi o comunque temperati, è quindi meglio preferire terreni ben soleggiati, poiché favoreggiano la continuità nella produzione. Anche il vento fa da complice per una buona coltivazione, poiché favorisce l’impollinazione. Tuttavia venti troppo forti possono sradicare la pianta e quelli troppo caldi disseccano i rami ed i germogli per disidratazione. Soffre molto la grandine, la quale potrebbe causare la rottura dei rami e le ferite della pianta impiegano dai 3 ai 4 anni prima di riuscire a guarire del tutto.




Il pistacchio è una pianta dioica, caratterizzata quindi da alcuni esemplari maschili ed altri femminili. La riproduzione avviene per impollinazione, sfruttando quindi come già detto il vento. È quindi consigliabile piantare circa un esemplare maschio per 8 piante femmine, avendo cura di distanziarli di circa 5/6 metri.
Il portainnesto più usato è il Pistacia theribinthus, fornito di radici estremamente robuste che sono in grado di insediarsi nelle piccole fessure delle rocce, più raramente viene invece utilizzata la varietà del Pistacia lentiscus.
Si possono mettere a dimora piante giovani, che abbiano anche un paio d’anni di vita, cospargendo il terreno col letame.
Piantumazione
Il periodo di piantumazione è fortemente legato all’astone utilizzato nonché dal metodo adottato per ottenerlo. Se l’astone è avvolto dalla terra, la piantumazione può avvenire da ottobre/novembre fino a maggio/giugno; al contrario può essere eseguita sia nel mese di novembre, nonché nel periodo che intercorre fra febbraio ed aprile. Il mese di novembre risulta comunque quello più favorevole poiché la pianta può beneficiare delle piogge autunnali ed infine, le piante che non hanno germogliato, possono essere sostituite in primavera.
In autunno poi, è importante provvedere all’inerbimento del terreno, per mantenere pulita la zona sottostante alla pianta. Questo, oltre ad evitare un’eccessiva traspirazione, può minimizzare la presenza di piante infestanti che andrebbero soltanto ad assorbire nutrimento alla pianta. Questa è poi la stagione in cui generalmente inizia l’attività di potatura che verrà poi portata avanti e conclusa nel periodo invernale.